La repressione brutale e immediata della Breccia a Trieste dimostra quanto facciano paura queste esperienze di riconquista e liberazione degli spazi sociali. La polizia che arriva a manganelli sguainati, distruggendo a calci porte e finestre, come anche i muri che vorrebbero costruire dappertutto, non ci fanno paura. Oggi abbiamo fatto un piccolo passo, ma bello, perché bastava entrarci per capire che viveva ormai di vita sua. Non ci hanno lasciato il tempo di esplorare tutte le sue possibilità, ma domani ne apriremo altri cento, lasciando ancora alle nostre spalle spazi liberati, restituiti alla città, esperienze di solidarietà e di costruzione dal basso dei mondi che vogliamo.